Mostra “Revolution records” Milano

Quest’anno è stato l’anno della rivoluzione, nel senso che si è celebrata la “Rivoluzione”, dal centenario della Rivoluzione Russa del 1917 alla consacrazione del Sessantotto, gli eventi con questi temi si sono sprecati. Anche la Fabbrica del Vapore di Milano partecipa con una mostra interessante e colorata, “Revolution – Musica e ribelli 1966 – 1970, dai Beatles a Woodstock”, tutta dedicata ad un periodo socialmente e artisticamente tra i più fervidi del secolo scorso, rappresentato da oltre 500 oggetti che provengono dal mondo della moda, del cinema, del design e contorniato da una colonna sonora pazzesca che parte dai Beatles, passa dai Rolling Stones e si inchina davanti alla chitarra bollente di Jimi Hendrix.

L’epicentro è la sfavillante “Swinging London” che fa da apripista alla San Francisco che più hippie non si può e al padre di tutti festival musical del mondo: Woodstock. Questa manciata di anni sono anni di contestazione, di richieste di diritti civili, di liberazione ed emancipazione sessuale, di battaglie contro le guerre in corso (Vietnam su tutte) ma anche di moda, di nuove idee in super fermento, di tanta buona musica e idee che cambieranno la mentalità di tante generazioni future (e che ne beneficeranno). Soprattutto di idee, le mode e i cantanti sono passati ma i contenuti sono rimasti e vivono vivi e vegeti ancora adesso.

La mostra esplora temi emersi negli anni sessanta e tuttora dominanti nella scena contemporanea – ambientalismo, globalizzazione, individualismo e cultura di massa – ponendosi l’interrogativo: “E adesso dove andiamo?”. E’ la versione italiana di quella già passata per il Victoria and Albert Museum di Londra e resterà aperta fino al 4 aprile. Fatevi ancora travolgere dalla “Rivoluzione” o perlomeno dal ricordo di essa, per tutte le info www.mostrarevolution.it

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