Serie tv da vedere, rivedere e aspettare

Viste, ma da rivedere

Escono in contemporanea in questi giorni due serie tv da non perdere, una in dvd e una su Sky.
Finalmente esce in dvd il cofanetto della prima stagione completa della serie tv evento di Paolo Sorrentino, diciamo finalmente perché se ne è parlato veramente tantissimo e per chi non ha Sky (o nessuno parente/amico generoso) ed era curioso, adesso la prima stagione esce ad un prezzo piuttosto abbordabile, sui 30 euro.

Gli episodi sono dieci e raccontano la vicenda di Lenny Belardo, che non è un serial killer italoamericano, ma il primo papa americano della storia, eletto con il nome di Pio XIII e interpretato da Jude Law. Law è in buona compagnia, il cast è stellare ma ricercato, con Diane Keaton che ci fa respirare il buon cinema vintage e Silvio Orlando che interpreta un bel Cardinale Voiello che resta nella memoria.
Belardo è un papa incredibilmente giovane, fumatore fuori dagli schemi che si trova a dovere affrontare una realtà molto più complicata del previsto, piena di conflitti e di decisioni da prendere. Già Sorrentino è un regista amato oltreoceano come non se ne vedevano da tempo, non sorprende che a gennaio di quest’anno la serie abbia debuttato sugli schermi americano con la HBO e che abbia totalizzato un milione di spettatori al primo passaggio. Sentiamo odore, più che di santità, di seconda stagione.

Il 16 maggio è incominciato il secondo capitolo di una trilogia che ha fatto molto discutere. Stiamo parlando di “1993”, seguito di “1992” già passato in chiaro su La7 a inizio 2016, in cui si svolgono le storie collegate fra loro di sei personaggi nell’anno dello scandalo e delle relative indagine e processi di Tangentopoli. Le storie “romanzate” si alternano ad eventi accaduti e personaggi realmente coinvolti nel bel mezzo di uno dei più grossi terremoti politici degli ultimi trent’anni.

“1992” veniva chiusa con il misterioso Leonardo Notte sentenziava << Sarà uno splendido 1993 >>, personaggio tormentato e amante dei soldi e della bella vita interpretato da Stefano Accorsi che è anche l’ideatore del soggetto della sceneggiatura << E’ anche complicato toccare certi argomenti perché i problemi etici o legali sono sempre in agguato. Comunque sono convinto che la finzione a volte consente di dire cose più vere della realtà».

Alla fine l’anno non è stato così splendido, periodo intermedio in attesa di quello che chiuderà la trilogia, il “1994”, affrontato in passato da Nanni Moretti. Una bella produzione italiana che aspettiamo passi in qualche rete in chiaro al più presto.

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