UN CAMPO, DUE ARTISTI

BAKERY BASKET – POLISPORTIVO PIACENZA

Finalmente è arrivata l’estate! Noi però non ci fermiamo e come associazione culturale abbiamo preso “due artisti con un campo”, ma il detto non era forse diverso? Si, ma è stato proprio così: Fabio e Antonio ci hanno messo ancora una volta la mano, questa volta anche le ginocchia vista la superficie. Facciamo un piccolo passo indietro; durante il lungo inverno abbiamo preso contatto con la società sportiva Bakery Piacenza. Riferimento per il basket piacentino e a livello nazione, ci siamo piaciuti ed è subito scattato qualcosa, la volontà comune di unire l’arte e la consapevolezza che lo sport fa bene, è vita ed è un prezioso sfogo per ogni giovane.

Come mettere insieme tutte questi elementi in qualcosa che potessimo lasciare alla società, alla città e agli stessi giocatori? Be ci siamo letteralmente “inciampati” dentro.

Dopo anni di utilizzo indiscriminato il campo da allenamento all’aperto, usato non solo dalla società, ma dai centri estivi e da chi voleva anche solamente aspettare e dare due calci ad un pallone, era qualcosa di brutto, pericoloso e soprattutto noioso. Un grigio mattonelle che faceva il suo dovere, ma che aveva decisamente bisogno di un restyling che permettesse al terreno da gioco di poter vivere ancora molti anni calpestato dalle future generazioni. Detto fatto, sopralluoghi, misurazioni e dai primi raggi del mattino, per una settimana, ci siamo dedicati a farlo brillare e rivivere i fasti di una seconda vita sportiva.

“L’ispirazione ci è venuta guardando quelle che già sono realtà italiane già avanti con il discorso street art”, dicono Fabio e Antonio a caldo. Proseguono dicendo “abbiamo utilizzato diversi colori, molto particolari e accesi che messi insieme danno un confronto di tonalità degno dei migliori campi delle città metropolitane”. Non solo quindi le linee, i semicerchi delle zone di gioco e il centro, ma anche i canestri. Qualcosa che non si vede tutti i giorni, ma che sicuramente balza all’occhio di chi ci passa e ancora di più di chi ci suda su, ma non preoccupatevi, tutti i materiale selezionati sono fatti apposta per non scivolare e per assorbire le intemperie!

Cosa manca? Il tema. Come in tutti le grandi sfide ecco che ci siamo posti il dubbio: che cosa potrebbe rappresentare al meglio la città e allo stesso tempo la società? Be sta proprio davanti ai nostri occhi, la raffigurazione della lupa, un grande classico che torna sempre ricorrente nel presentare Piacenza come fondata dai romani. Il risultato è stata quindi una rivisitazione accattivante di qualcosa di classico, ma che è impresso nella raffigurazione comune cittadina, date voi un parere.

Ovviamente come non terminare i lavori con un bel torneo di basket? Ps ci siamo stati a guardare e la vernice non è venuta via, quindi avanti con lo sport e il divertimento!

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