Klimt Experience – Mudec Milano

Se ad agosto vi mancano un po’ le mostre d’arte che ci sono nei mesi invernali (e da settembre si ricomincia con l’esposizione dedicata al mondo egizio del Faraone Amanofi II al Mudec e la mostra con protagonista Caravaggio a Palazzo Reale), da fine luglio fino al 7 di gennaio al Mudec di Milano c’è un’esperienza visiva e sensoriale che vi lascerà a bocca aperta.

Si chiama “Klimt Experience” e si tratta di un percorso espositivo multimediale che coinvolge il pubblico grazie ad un insieme di immagini, suoni, musiche per farlo entrare nel mondo pittorico, culturale e sociale del pittore e della sua città natale, Vienna, fra la fine dell’Ottocento e i primi del Novecento. Si potrà accedere all’interno di una “experience-room” dove tutto lo spazio disponibile è riempito mano a mano dalle immagini di 700 opere per una visione globale di tutta la produzione di Klimt. Dal pavimento, ai muri, fino al soffitto, in un flusso continuo e fluido, con l’aiuto della tecnologia si può perdersi nei capolavori del pittore, impossibile vedere tutte le opere insieme all’interno di una sola mostra e in modo così dettagliato.

Non è la prima volta che la tecnologia fa diventare un semplice giro in una mostra qualcosa di così emotivamente forte (recentemente ne è stata fatta su tante opere di Salvador Dalì), in questo caso il risultato offre un grande impatto visivo grazie al sistema Matrix X-Dimension che si avvale di 30 proiettori laser, in grado di trasmettere sui megaschermi dell’installazione oltre 40 milioni di pixel.

Come dicevamo prima, anche tutto il contesto in cui viveva e dipingeva Klimt viene messo in primo piano attraverso fotografie d’epoca e ricostruzioni 3D della Vienna in pieno fermento e capitale europea dei primi del ‘900, con i suoi luoghi simbolo, i costumi, la moda. Se tutti i sensi sono all’erta non può mancare l’udito con le meravigliosi composizioni di Strauss, Mozart, Wagner, Beethoven, Bach e altri che faranno perdere la nozione del tempo. L’obiettivo di questo progetto è proporre ad un pubblico moderno e non un nuovo modello di fruizione dell’arte attraverso le potenzialità tecnologiche sempre più avanzate.

Per tutte le informazioni andate sul sito del Mudec www.mudec.it

Lascia un commento