Pierluigi Battista “A proposito di Marta”

In genere i libri che parlano dei ragazzi di tutte le età, dagli adolescenti attaccati agli smartphone, ai poveri universitari confusi e squattrinati ai potenziali cercatori di occupazioni decenti e si spera pagate, piacciono e quindi vengono letti dagli adulti.

Anche perché spesso è proprio a loro che si rivolgono, un po’ manuali di istruzione, un po’ racconti di esperienze reali, cercano di far capire al genitore insoddisfatto e scontento che non è solo e che ce ne sono milioni di altri come lui che vanno avanti a tentoni come il classico elefante nella cristalleria. Forse però è uscito da poco tempo un libro fuori dal coro scritto da un giornalista del Corriere della Sera, Pierluigi Battista, con il titolo “A proposito di Marta” edito da Mondadori.

E’ un libro semplice nel modo più positivo del termine, Battista racconta sua figlia venticinquenne tramite ciò che lei ama, ascolta, mangia. Prende come spunto la figlia senza esaltarla né accusarla, riuscendo a raccontare ciò che lui ha capito (o cerca di comprendere) della generazione dei giovani di oggi mettendosi in prima persona a confronto con la sua “vecchia generazione” di uomini nati fra gli anni ’60 e ’70. E’ un libro piacevole e in alcune parti veramente divertente, il rapporto fra giovani e adulto viene trattato con leggerezza (ce n’è sempre più bisogno), affetto ma anche reale interesse verso le passioni e i pensieri di persone che con questi adulti forse hanno poco in comune.

O forse no, Battista racconta che i suoi genitori lo rimproveravano di continuo di leggere i fumetti (oggi sarebbe una benedizione…) e di guardare troppa tv, adesso i ragazzi vengono rimproverati di stare troppo tempo sui social e di vedere poco i loro amici vivendo una vita molto virtuale e poco reale. Oggi le nuove manie di una ventenne fra i venti e i trenta sono la cura maniacale di sé con prodotti incredibilmente naturali come la bava di lumaca e lo zenzero grattugiato ovunque. Lettura consigliata.

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