Il Cinema Ritrovato

Da qualche a questa parte c’è un bel progetto in giro per i cinema d’essai di tutta Italia che non troppo pubblicizzato come dovrebbe e di cui si dovrebbe parlare di più. Si tratta di un ciclo annuale di film classici (nel senso di cult senza tempo) che tornano in distribuzione per pochi giorni all’anno in forma rimasterizzata – per essere più chiari restaurata – con tecnologia digitale.

Film senza tempo che sono passati dalle care e vintage videocassette (vhs, sembra un’altra vita invece sono solo una decina d’anni che sono scomparse dal mercato) al dvd (che in qualche modo resiste) fino a raggiungere il mai decollato blu-ray. Man mano hanno perso il loro aplomb sulle nuove generazioni, sui nativi digitali in particolare, che saranno tanto tecnologici e non si fanno prendere dal panico al primo computer che non risponde ma sono anche tanto tanto tanto digiuni dei capolavori della storia del cinema.

Per loro queste pietre miliari sono nel vero senso della parola delle prime visioni grazie a uno splendore e a una nitidezza visiva mai raggiunti prima che rendono giustizia a questi capolavori presentati quasi sempre in lingua originale e accompagnati dai sottotitoli. Certo, ci fa anche un po’ dispiacere che non si vedano com’erano esattamente in origine, chiusi all’interno di enormi e pesanti bobine con una riga su e giù sull’immagine e la possibilità di schiacciare i tasti del rewind&forward, ma la prima necessità è che tutti possano avere la possibilità di gustare e conoscere i migliaia di film che hanno cambiato la vita delle singole persone e della società più in generale.

Ad aprile e maggio arrivano tre super chicche: al cinema Jolly di San Nicolò passeranno due film obbligatoriamente da non perdere: “Novecento” di Bernardo Bertolucci, diviso come di consueto in due parti, la prima il 16 e la seconda il 24 aprile e il 7 maggio è sempre un piacere rivedere “Io e Annie” di Woody Allen. L’omaggio a Bertolucci non finisce qui ma sempre a maggio (la data di uscita non è ancora certa) esce la versione restaurata di “Ultimo tango a Parigi”, anticipata dall’uscita su vari giornali delle foto inedite del set condiviso da una delle coppie più erotiche della storia del cinema, Marlon Brando e Maria Schneider.

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